Storia
L'attuale territorio della Guinea-Bissau coincideva un tempo con il regno di Gabù, a sua volta parte dell'
Impero del Mali; gli ultimi resti di questo regno sopravvissero fino al
XVIII secolo. Sebbene le coste e le rive dei fiumi furono tra le prime terre ad essere colonizzate dal
Portogallo (che le sfruttò per procurarsi schiavi sin dal
XVII secolo) le zone più interne rimasero inesplorate sino al
XIX secolo.
Divenuta colonia portoghese, la Guinea-Bissau cominciò la sua lotta per l'indipendenza nel
1956, anno in cui il
PAIGC (
Partido Africano da Independência da Guiné e Cabo Verde) riuscì, in seguito ad una ribellione armata, a consolidare le proprie posizioni nel paese. Diversamente dai movimenti anticoloniali avutisi nelle altre colonie portoghesi, il PAIGC riuscì ad estendere rapidamente il suo controllo militare su ampie zone del paese: ciò fu possibile grazie alle caratteristiche del territorio, coperto perlopiù dalla giungla, e ai grandi quantitativi di armi forniti dalla
Cina, dall'
Unione Sovietica e dagli altri paesi africani. Il PAIGC riuscì persino a dotarsi di una forza contraerea. Entro il
1973, pressoché tutta la Guinea-Bissau era nella mani del PAIGC. L'indipendenza fu dichiarata unilateralmente il 24 settembre del 1973 e riconosciuta nel novembre dello stesso anno dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite.
[1] Il Portogallo riconobbe l'indipendenza dell'ormai ex colonia in seguito al colpo militare con cui culminò la
Rivoluzione dei garofani portoghese.
La Guinea-Bissau fu poi governata da un consiglio rivoluzionario sino al 1984. Nel
1994 si tennero le prime elezioni multi-partitiche. Nel
1998 una sollevazione dell'esercito portò alla caduta del presidente Vieira: la Guinea Bissau precipitò così nella
guerra civile. Nel
2000 Kumba Ialá fu eletto presidente. Nel settembre
2003, tuttavia, un nuovo colpo di stato portò all'arresto, da parte dei militari, di Ialá, definito "incapace di risolvere i problemi del paese". Dopo numerosi rinvii, le elezioni legislative furono finalmente tenute nel marzo del
2004. Un ammutinamento dell'esercito nell'ottobre del 2004 portò alla morte del capo delle forze armate stesse, contribuendo così ad accrescere lo stato di agitazione nella nazione.
Nel giugno
2005 si tennero nuove elezioni presidenziali, le prime dopo la caduta di Ialá, il quale si ripresentò come candidato del PRS, sostenendo di essere il legittimo presidente del paese. A vincere fu invece il candidato del
PAIGC João Bernardo Vieira, il presidente deposto nel 1998. Vieira superò
Malam Bacai Sanha a seguito di un ballottaggio: inizialmente Sanha rifiutò di riconoscere la sconfitta, accusando brogli elettorali in due circoscrizioni (tra cui la capitale
Bissau). Tuttavia, malgrado una certa influenza delle forze armate durante le settimane precedenti il voto e alcuni "disordini" (fra cui l'attacco al palazzo presidenziale e a quello del Ministero dell'Interno ad opera di alcuni armati non identificati), gli osservatori europei hanno definito le ultime elezioni in Guinea-Bissau "calme e ben organizzate".
[2]
Il
2 marzo 2009 il Presidente Vieira è stato ucciso in un attentato da militari vicini al capo di stato maggiore dell'esercito
Tagmè Na Waiè, precedentemente morto in un attentato dinamitardo.
[3]
Il
1 aprile 2010 il premier Gomes Jr. viene arrestato dai militari. Il capo di Stato maggiore delle forze armate Indjai ha minacciato di ucciderlo se le proteste dei suoi sostenitori, scesi in piazza appena saputa la notizia, non fossero immediatamente cessate
Geografia
Demografia
La Guinea Bissau confina a nord con il
Senegal, a sud e a est con la
Guinea e è bagnata a ovest dall'
Oceano Atlantico. La Guinea-Bissau è un paese molto pianeggiante in cui nessun punto supera i 200 m di altitudine.
Idrografia
Si trova fra molti fiumi e ha delle stupende spiagge sulla costa atlantica. I fiumi con i loro
delta formano molte isole che appartengono politicamente al paese.
Il clima è tropicale, con una temperatura media annuale di 25 °C. La stagione delle piogge va da giugno a novembre; la media delle precipitazioni annue si attesta sui 1.600 mm. La vegetazione è caratterizzata da mangrovie e foreste pluviali nella regione litoranea e da savana nell’altopiano interno.
Popolazione
Demografia
Etnie
La popolazione della Guinea-Bissau è alquanto eterogenea per lingua, etnia e costumi. Il 99% della popolazione è nera: a nord e a nord-est vi sono genti parlanti
fula (20%) e
mandinga (13%), i
balanta (30%) e i
papel (7%) abitano invece le regioni costiere meridionali, mentre al centro e nelle zone costiere settentrionali vivono i
manjaco (14%) e i
mancanha. I
mestiços, vale a dire i
mulatti, sono circa l'1% (fra i quali anche una piccola minoranza di persone originarie di
Capo Verde). Gli europei, soprattutto portoghesi, rappresentano invece solo lo 0,06% della popolazione: ciò è dovuto all'esodo dei coloni portoghesi in seguito all'indipendenza del paese.
Lingue
Oltre il 90% degli abitanti parla lingue etniche. La lingua più diffusa (44%) è il kriol, un creolo portoghese, mentre il portoghese, lingua ufficiale della nazione, è parlato dal 14% della popolazione. Il francese è insegnato nelle scuole in quanto la Guinea Bissau è stato membro dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia.
Religioni
Il 45% della popolazione è
animista, mentre i musulmani ammontano al 40% degli abitanti (soprattutto fula e mandinga). Vi è poi una discreta minoranza cristiana (15%), formata perlopiù da cattolici.Sia la religione cristiana che quella musulmana risultano comunque fortemente influenzate dalle credenze tradizionali africane
Nell'arcipelago delle Bijagos (regione di Bolama), ancora oggi sopravvive un sistema sociale di tipo matriarcale, o con almeno forme di supremazia femminile nei rapporti interfamiliari. I processi di globalizzazione e l'influenza delle missioni cristiane stanno però pian piano erodendo questo sistema sociale, nel quale, ad esempio, sono le donne a scegliere il proprio marito, che è poi obbligato a sposarle, e le questioni religiose sono controllate da sacerdotesse.
Ordinamento dello Stato
Suddivisioni amministrative
Le regioni della Guinea-Bissau
La Guinea Bissau è divisa in 8 regioni (regiões) e un settore autonomo (sector autónomo)
La Guinea-Bissau ha un'Assemblea del popolo multipartitale e un presidente, entrambi eletti attraverso un voto democratico. Il
presidente nomina il
primo ministro dopo essersi consultato con i partiti dell'assemblea del popolo. Lo scorso presidente,
Kumba Yala, appartiene al
partito di Rinnovazione Sociale o PRS; altri partiti appartenenti all'Assemblea sono la Resistenza della Guinea-Bissau e il
PAIGC.
Economia
La Guinea-Bissau risulta essere tra i 20 paesi più poveri del mondo. La fragile economia, basata perlopiù sull'agricoltura e sulla pesca, pur possedendo il Paese buone risorse minerarie (petrolio, bauxite e fosfati) che non vengono sfruttate a causa della mancanza di infrastrutture e di mezzi finanziari, è stata duramente danneggiata dalla guerra civile del 1998-1999. Il paese ha accumulato un debito con l'estero pari a 921 milioni di dollari ed è attualmente interessato da un programma di interventi strutturali finanziati dal
Fondo Monetario Internazionale.
Una delle principali voci dell'economia della Guinea-Bissau è rappresentato dall'esportazione (circa 90.000 tonnellate per anno) dell'
anacardo. Nel gennaio del
2005, tuttavia, il governo annunciò che un'invasione di locuste stava per distruggere i raccolti, e che non vi erano le risorse necessarie per prevenire tale catastrofe.
Trasporti
I trasporti nel paese sono scarsi e ad oggi particolarmente difficili. Non esiste
rete ferroviaria e le strade sono sovente in condizioni disagevoli. Solamente in questi ultimi anni sono stati eseguite varie opere per migliorare le comunicazioni nel paese.
La capitale
Bissau è servita dall'
Aeroporto internazionale Osvaldo Vieira
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