GUINEA BISSAU - venerdì 21 gennaio 2011
Serata sulla GUINEA BISSAU
Responsabile di un’azienda agricola che coltiva circa duecento ettari di terra. Un lavoro in apparenza come tanti altri quello di Diego Mamasamba Baldè, tra i protagonisti assoluti della serata di promozione umana e sociale in programma il prossimo 21 gennaio, con inizio alle ore 20.30, presso il nuovo centro culturale (ex Municipio) di Zevio.
“Ma la mia storia, come le altre che verranno raccontate, vale la pena di ascoltarla”, assicura lui, giovane ragazzotto africano di trentatré anni dallo sguardo già profondo e maturo.
“Ma la mia storia, come le altre che verranno raccontate, vale la pena di ascoltarla”, assicura lui, giovane ragazzotto africano di trentatré anni dallo sguardo già profondo e maturo.
E c’è da crederci. Il tema dell’incontro tratta, infatti, il filo diretto di aiuto che corre tra Zevio e la Guinea Bissau, stato dell’Africa occidentale e continentale ancor oggi nella lista dei venti paesi più poveri al mondo. Un rapporto di solidarietà nato nel 2007 grazie al gemellaggio con Bafatà e sostenuto attraverso i contributi che la cittadinanza offre mensilmente per la realizzazione di case per i missionari, come Padre Luca e Padre Lucio che da sei anni vivono là, e per aiuti concreti alla popolazione autoctona.
“E la presenza di Diego in Italia, arrivato per cure mediche, offre una possibilità unica, a tutti coloro che sono interessati, per rendersi conto dell’utilità dei finanziamenti alle missioni e per capire l’immensa necessità strutturale”, spiega Gianni Longo della Pro Loco, che assieme alla presidente Alessandra Morini, ha promosso l’iniziativa. Ed è lo stesso Longo ad entrare nei dettagli, in quanto elettricista volontario in varie missioni. “Il progetto si è in effetti espanso”, ci rivela, “grazie all’associazione Rete Guinea Bissau, nata dieci anni fa dal compianto Vescovo Settimio Ferrazzetta, che mi ha contattato per installare un impianto fotovoltaico alla fabbrica di anacardi e per la coltivazione di cajù di Diego, così da renderla autonoma senza eccessive spese di gasolio”.
Anacardi? “Anacardi, certo”, riprende la voce Mamasamba, sposato e padre di tre figli, “un prodotto che riusciamo a esportare verso l’Italia, anche per merito di cooperative di consumo come La Tabanka (in italiano, il villaggio, n.d.r.) di San Martino Buon Albergo”.
La sua, ora lo si può dire, è un’azienda speciale. “Per molti motivi è importante ricordarla”, asserisce Sergio Dal Medico, promotore per il sostegno alla Guinea Bissau e a San Francisco della Foresta, dove si trova la ditta, “in primo luogo dà lavoro fisso a cinquanta persone e a duecento stagionali nel periodo della raccolta e, soprattutto, è il risultato evidente dell’opera di uni missionario importante come Vittorio Bicego, scomparso già nel 1998”.
Di Vittorio Bicego si parlerà durante la serata informativa, con la proiezione di un filmato aggiunto ad alcune testimonianze. Originario di Valdagno, si è dedicato, per diciannove anni e fino alla sua prematura morte, allo sviluppo di diverse missioni su tutto il territorio guineiano.
Insignito nel 1982 con il Premio alla Bontà dal Comune di Valdagno,è considerato da Diego Mamasamba Baldè più di un padre, in quanto lo “adottò” quando quest’ultimo era un bambino abbandonato e senza futuro certo.
“Mi ha fatto diventare un uomo”, ricorda Diego nelle pagine del libro “Lettere dall’Africa”, che raccoglie i racconti del missionario, “e oggi, dopo molto tempo, tantissime persone delle tabanke parlano di lui con le lacrime agli occhi”. Una lunga catena di aiuti, onorata e approfondita nell’evento del ventuno gennaio prossimo, attraverso la storia e l’esposizione di prodotti tipici, con tutti gli zeviani invitati a presenziare.
Anacardi? “Anacardi, certo”, riprende la voce Mamasamba, sposato e padre di tre figli, “un prodotto che riusciamo a esportare verso l’Italia, anche per merito di cooperative di consumo come La Tabanka (in italiano, il villaggio, n.d.r.) di San Martino Buon Albergo”.
La sua, ora lo si può dire, è un’azienda speciale. “Per molti motivi è importante ricordarla”, asserisce Sergio Dal Medico, promotore per il sostegno alla Guinea Bissau e a San Francisco della Foresta, dove si trova la ditta, “in primo luogo dà lavoro fisso a cinquanta persone e a duecento stagionali nel periodo della raccolta e, soprattutto, è il risultato evidente dell’opera di uni missionario importante come Vittorio Bicego, scomparso già nel 1998”.
Di Vittorio Bicego si parlerà durante la serata informativa, con la proiezione di un filmato aggiunto ad alcune testimonianze. Originario di Valdagno, si è dedicato, per diciannove anni e fino alla sua prematura morte, allo sviluppo di diverse missioni su tutto il territorio guineiano.
Insignito nel 1982 con il Premio alla Bontà dal Comune di Valdagno,è considerato da Diego Mamasamba Baldè più di un padre, in quanto lo “adottò” quando quest’ultimo era un bambino abbandonato e senza futuro certo.
“Mi ha fatto diventare un uomo”, ricorda Diego nelle pagine del libro “Lettere dall’Africa”, che raccoglie i racconti del missionario, “e oggi, dopo molto tempo, tantissime persone delle tabanke parlano di lui con le lacrime agli occhi”. Una lunga catena di aiuti, onorata e approfondita nell’evento del ventuno gennaio prossimo, attraverso la storia e l’esposizione di prodotti tipici, con tutti gli zeviani invitati a presenziare.
Perché insieme si può. O, per dirlo in lingua locale, djitu ten. ...................Francesco Salvoro
amici di Bedanda
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