martedì 30 novembre 2010

UN PO' DI STORIA.......

Le Suore Francescane di Cristo Re
sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.F.C.R.

Cenni storici

La congregazione trae origine da una comunità di terziarie francescane fondata presso il monastero di San Francesco della Vigna di Venezia da Maria Benedetta Carignano e Angelica Canal, sorta con l'approvazione del capitolo provinciale dei Frati Minori Osservanti del Veneto. La fraternità, dedita all'educazione delle giovani e all'assistenza alle donne anziane, venne approvata con bolla di papa Sisto IV del 1471.
Soppressa in età napoleonica (1810), venne ricostituita il 16 novembre 1849 come congregazione delle Terziarie Francescane di San Giuseppe, ma venne nuovamente disciolta dal governo sabaudo (1866).
Alcune religiose superstiti diedero nuova vita all'istituto il 13 luglio 1878: prima superiora dell'istituto fu Luigia Penso (1836-1907): il cardinale Aristide Cavallari, patriarca di Venezia, approvò la congregazione come istituto di diritto diocesano il 10 ottobre 1907 e, il 24 ottobre successivo, la comunità venne aggregata all'Ordine dei Frati Minori. La congregazione ha assunto l'attuale titolo per decreto del patriarca Pietro La Fontaine del 25 dicembre 1928.
L'istituto ha ricevuto il pontificio decreto di lode nel 1937

Attività e diffusione

Le suore si dedicano  all'istruzione ed all'educazione cristiana della gioventù e alla gestione di convitti e collegi universitari.
Sono presenti in Italia, Albania, Brasile e Guinea-Bissau. La sede generalizia è a Venezia.
Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 316 religiose in 41 case.

lunedì 29 novembre 2010

ECCOCI !!!!!!!

FINALMENTE CI SIAMO................!!!!!
 
La Guinea-Bissau (República da Guiné-Bissau in portoghese) è uno Stato dell'Africa Occidentale ed è una delle più piccole nazioni dell'Africa continentale.
Le regioni della Guinea-Bissau
La Guinea Bissau è divisa in 8 regioni (regiões) e un settore autonomo (sector autónomo)
La Guinea-Bissau risulta essere tra i 20 paesi più poveri del mondo. La fragile economia, basata perlopiù sull'agricoltura e sulla pesca, pur avendo buone risorse minerarie (pertolio,bauxite e fosfati) non vengono sfruttate a causa della mancanza di infratrutture e di mezzi finanziari, è stata duramente danneggiata dalla guerra civile del 1998-1999. Il paese ha accumulato un debito con l'estero pari a 921 milioni di dollari ed è attualmente interessato da un programma di interventi strutturali finanziati dal Fondo Monetario Internazionale.
 
La popolazione della Guinea-Bissau è alquanto eterogenea per lingua, etnia e costumi. Il 99% della popolazione è di colore: a nord e a nord-est vi sono genti parlanti fula (20%) e mandinga (13%), i balanta (30%) e i papel (7%) abitano invece le regioni costiere meridionali, mentre al centro e nelle zone costiere settentrionali vivono i manjaco (14%) e i mancanha. I mestiços, vale a dire i mulatti, sono circa l'1% (fra i quali anche una piccola minoranza di persone originarie di Capo Verde). Gli europei, soprattutto portoghesi, rappresentano invece solo lo 0,06% della popolazione: ciò è dovuto all'esodo dei coloni portoghesi in seguito all'indipendenza del paese.
Oltre il 90% degli abitanti parla lingue africane. La lingua più diffusa (44%) è il kriol, un creolo portoghese, mentre il portoghese è parlato dal 14% della popolazione.
La Guinea Bissau
rappresenta il tipico esempio di
                                                                                              
                                                                           "Emergenza Silenziosa"
 
È il sesto paese più povero del mondo,
l'88% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno,
la mortalità infantile è intorno al 203 per mille,
la mortalità da parto è altissima.
Alta è anche la diffusione
di malattie contagiose come
diarrea batterica e protozoica,
epatite, febbre tifoide,
malaria, febbre gialla
ed HIV/AIDS.
La qualità dell'istruzione è scarsa
e poco accessibile alle bambine.